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cio: — poi, ride stranamente: — sorpreso.


Perchè ridi?... Che c’è di ridicolo in quello che dico?... Non mi credi?... Non ti piacerebbe di venire con me.... lontano da qui?

Annesa gli si avvinghia al collo e piange disperatamente.


Paulu

scherzoso.

Via, non mi soffocare!

Annesa

si stacca subito da lui, e rimane come impietrita.


Paulu.

Dimmi piuttosto una buona parola.... Finora, non hai aperto bocca se non per dirmi cose poco gradevoli.

Annesa.

Verrò, verrò con te!... Se vuoi, ti precederò lassù anche domani.... questa notte stessa... Se hai pensato il contrario, vuol dire che non mi conosci ancora: altrimenti sapresti che ti seguirei anche in esilio.... non importa dove.... in capo al mondo!... Se tu commettessi un delitto, verrei con te nell’ergastolo... metterei la mìa mano fra la tua carne e la catena.... per alleviartene il peso!


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