Pagina:L'economia politica.djvu/8


— 10 —

nell’atto stesso che si differenzia e divide, si consocia e riunisce altresì; si moltiplicano e si fanno più stretti e solidali i consensi, e sorgono nuovi organi e nuove funzioni direttrici e coordinatrici, in un organismo ad una volta più particolareggiato e distinto, più compatto ed armonico, come altresì più sensibile e delicato ne’ suoi aggiustamenti: — la formola complessa e completa della struttura organica e della sociale nel corrispondente processo evolutivo.

Somiglianze, affinità (diceva), non però identità; e che non consentirebbero in alcun riguardo di considerare la Sociologia, e con essa l’Economia, quale una semplice projezione logica (se così può parlarsi) della Biologia; analogie, non peranco vere e proprie omologie; come ne faceva espressa avvertenza lo Schäffle(1), che pure ha tanto abbondato per il concetto e il linguaggio in cotesto indirizzo naturalistico della scienza sociale; e che non potrebbero dunque attentare alla propria e distinta autonomia di quest’ultima, e della scienza nostra in particolare; aspetti e forme comuni, dove occorre altresì star di continuo sull’avviso a fine di non confondere per avventura i sensi reali coi figurati.


II.

Senonchè, quella dottrina stessa dell’evoluzione, pur sì feconda, non potrebbe, se considerata da sola, adempiere al còmpito tutto intero della scienza; e tanto meno poi se assunta in una formola generica, e ridotta talvolta (come avviene) ad un supposto congetturale, intorno e per entro al quale può ancora aver libero gioco il preconcetto o la speculazione a priori.

Occorre (s’intende) che ne siano assegnate positivamente le condizioni, le forme, i risultati; occorre oltre a ciò, nel complessivo interesse della scienza, che sia anzitutto accertata in sè stessa la natura propria degli enti dei quali si tratta, e quella dell’ambiente entro il quale vengono ad esplicarsi, e sieno partitamente assegnati i fattori primi elementari e le loro leggi, donde al postutto l’evoluzione stessa dipende; i dati fondamentali, insomma, ai quali anche lo Spencer di continuo riportasi: — in simil modo che nel mondo degli enti fisici (commentando per mia parte con qualche larghezza un passo dello Stanley Jevons)(2) la nuova teorica dell’evoluzione non dispensa dalla Fisica e dalla Chimica, ed anzi ne esalta e fa più sentito il valore; e che al di sopra delle Forme biologiche e del loro sviluppo, e delle discipline speciali che ne studiano l’attualità, viene a trovar posto una Biologia o Fisiologia generale, che il Claude Bernard definiva la Fisica e la Chimica