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una volta introdotto e tracciato a fondo nelle naturali e biologiche, tende ormai di più in più a dominar il pensiero anche in tutte le altre, le psicologiche e glottologiche, le morali e sociali, e a tradurlo in nuovi e sconfinati orizzonti.
Che anzi io reputo, come dianzi accennava, non esservi forse altro ordine di fatti sociali (specie nell’èra nostra), dove il movimento evolutivo riesca maggiormente spiccato e distinto che in quello che porge materia specifica alla scienza nostra e alle sue costruzioni: — l’ordine de’ fatti industriali, dei prodotti e rapporti dell’omano lavoro, delle relazioni e degli istituti che vi si attengono; quello tutto intero dell’incivilimento economico, nella sua più ampia e comprensiva espressione. E sia poi per sè stesso, sia pel modo con cui si rispecchia nelle idee della scienza.
L’ordimento iniziale dell’organismo economico per un primo atto di cooperazione o divisione di lavoro, e lo scambio correspettivo di prodotti o servigi che vi si accoppia: il filo connettivo, per così dire, di cui s’intesse l’intera trama sociale, via via più fitta, multiforme, svariata, e un processo inverso associativo che vi si coordina; — la genesi del capitale per un primo atto di previdente astinenza, e grado grado la crescente importanza di questo fattore, in forma di lavoro indiretto, anticipato, a rimunerazione differita, quale mezzo e strumento ausiliatore del lavoro diretto; dal più antico e rozzo utensile di silice fino al più perfetto e poderoso congegno, in cui alita lo spirito animatore e dominatore della scienza; e con tutte le istituzioni e servigi che vi sorgono intorno; — la transizione originaria, graduale, dall’economia naturale del baratto alla monetaria, e da questa all’economia del credito, e in essa il crescente sviluppo della proprietà mobile incorporale, che trae in oggi ad una generale mobilitazione del valore; — la popolazione e il suo movimento in relazione coi mezzi di esistenza, il problema più ponderoso e tormentoso, sempre attuale, di tutta l’Economia, poichè è quello al postutto della vita; — il progressivo predominio dell’intelligenza tra i fattori della produzione, e questa tutta quanta vieppiù intensiva, per potenza accumulata di mezzi, processi tecnici perfezionati, e tradotta per più agevoli e pronte e quasi istantanee corrispondenze, con crescente grandezza e moltiplicità di commercj, in sempre più vasta estensione di mercato; e insieme con un travaglio intestino ne’ suoi fattori e nella loro combinazione, che oggi accennerebbe palesemente, come a suo ultimo e definitivo assetto, a più simpatiche relazioni di mutualità armonica fra que’ due grandi antagonisti che sono stati fino a qui il capitale e il lavoro, in una forma cooperativa e