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(9) The Principles of Science, — L. VI, Cap. XXXI, 11. — Il num. porta per titolo: The Reign of Law in Mental and Social Phenomena, facendo seguito ad altro intitolato: Infinite Incompleteness of the Mathematical Sciences. — L’autore veniva discutendo dei massimi problemi cosmici e morali; e ciò può dar ragione a questo punto della sua peritanza; come, per altra parte, la modestia con cui assegnava alla sua opera di Economia matematica il carattere di un semplice saggio può lasciar credere che egli non si sentisse impegnato a partitamente discutere fin dove sia possibile di giungere per questa via. Così rimane per lo meno il desiderio di qualche dilucidazione. — L’Edgworth anch’esso si mostrava molto assegnato in tale riguardo: «From these considerations it may appear that our little branch of learning is in a quite rudimentary form (il nostro piccolo ramo di scienza si trova in uno stato del tutto rudimentare).» — Veggasi: On the application of Mathematics to Political Economy, nel Giornale della R. Società statistica di Londra, Dic. 1889.

(10) J. Bertrand, Calcul des Probabilités. 1888. — Cap. XIII. — Lo stesso Bertrand aveva già censurato da un egual punto di vista i lavori del Cournot e del Walras sulla Teoria matematica della Ricchezza (Journal des Savans, 1883. — Pag. 499-508). — L’Edgworth stimava si potesse rispondere. — Resta tuttavia che la questione fondamentale nei riguardi del metodo è quella anzitutto di sapere come si accertino i dati, i postulati, le leggi, e quale sia il valore delle ipotesi, donde si professa di prender le mosse; e più oltre, fino a qual punto sia richiesta o comunque utile l’applicazione che può farsi del calcolo.

(11) Della Scienza nell’Età nostra, Discorso inaugurale alla R. Università di Padova, letto il giorno 23 novembre 1873.