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Si può parimenti discutere in oggi, ed anche per ragioni non propriamente economiche, e (se volete) anche più che economiche, circa ai mezzi perfezionati di comunicazione, sul pro e sul contro di un monopolio di Stato; ma figuratevi intimato un tale principio in modo assoluto e generale fino dai primi momenti, e quando tutto era ancora da farsi, e non so davvero nemmen quanta sarebbe oggidì la materia su cui potrebbe esercitarsi la disputa.

Ed è poi naturale e logico che siffatte considerazioni riguardo al passato non abbiano a rimaner senza peso anche sulla norma da adottarsi per l’avvenire.

Bensì, poichè ho alluso incidentemente a ragioni non del tutto economiche, consentite che io ribadisca in forma più generale il mio proprio pensiero. L’Economia, già Vi esponeva fino dal principio del mio discorso, non è il tutto della scienza sociale; e non è dessa perciò che possa presumere di dar sempre o in modo preponderante il tratto alla bilancia degli interessi generali della società, e dirimpetto allo Stato che ne è il legittimo rappresentante. — Naturale che l’Economia abbia talvolta a risentire nella pratica le conseguenze (dirò così) della sua stessa specialità.

Strano per lo meno ed anomalo avvenimento il fatto delle barriere doganali, colle nuove o redivive asprezze da un sistema che per eufemismo simpatico appellasi protettore, ad un’epoca dov’è d’altra parte così saliente ed irresistibile quel processo di universale perequazione, che tende a vieppiù stringere per mille guise i vincoli fra le nazioni, accostandole fra loro per ogni via di più frequenti e agevoli corrispondenze, accomunandone o rendendone men disparati e più consentanei (per quanto comporta il genio di ciascheduna) usi, interessi ed istituzioni, intelletto e senso morale; e come se a consociarle in una sola e maggior famiglia: - un processo, che all’ultimo e suo ideal termine, arieggierebbe all’immagine del Poeta:

Facies non omnibus una,
Nec diversa tamen, qualem decet esse sororum.

Ad altri tempi era un concetto arbitrario dello Stato e delle sue funzioni, che così poteva intimare, ad una col pregiudizio (non del tutto volgare) che nel traffico umano il vantaggio e il bene degli uni abbia a necessario correlativo il danno e il male degli altri; oggi che quel pregiudizio dovrebbe pur ritenersi sfatato, per merito non ultimo della scienza nostra, e che lo Stato si concepisce in forma assai più razionale, sono per gran parte gli antagonismi nazionali e le ragioni politiche, che, sopraffacendo le prette ragioni economiche, o travisandone il portato, cospirano a guerra di