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stesse teoriche comunque speciali, ma che per la natura propria dell’oggetto riportano il carattere di una più o meno larga generalità.
Nulla di più spiccato (ad esempio) nel senso dell’evoluzione, di quel movimento, al quale pocanzi alludeva, che nel meccanismo della circolazione porta successivamente (come esprimevasi il Roscher) dall’economia naturale del baratto all’economia monetaria, e da questa all’economia del credito, quale via e mezzo di pagamento in sostituzione alla moneta effettiva; ma i principj fondamentali dello scambio restano ciononostante e per ogni caso invariati: - alla stessa guisa (permettemi ancora un riscontro con altro ordine di enti) che nei meccanismi ordinarj l’introduzione degli ingranaggi o d’altri più perfetti sistemi di trasmissione, pur contribuendo alla più utile applicazione e distribuzione della forza non altera però in nulla i principi generali della Dinamica.
E come gli ingranaggi, così anche la moneta ed il credito hanno poi i loro principj speciali, e la loro teorica subordinata; la quale non contravviene alla più generale, ma serve unicamente per accomodarla alla natura specifica dei nuovi enti, integrandone le condizioni.
Converrebbe addirittura sopprimere il fatto dello scambio in ogni sua forma, lo scambio che è esso medesimo, a vario grado di sviluppo, un fatto storico universale, e sostituirvi (se pur possibile) un altro modo radicalmente diverso di mutualità, perchè quei principj venissero a perdere la loro ragione di essere, ed ogni loro valore di applicazione.
E poichè non mi è dato di poter entrare, come ne sarebbe qui il caso, in quelle più estese dilucidazioni che esigerebbe il soggetto, vogliate se non altro riflettere un istante in che praticamente consista cotesto valore di applicazione de’ principj economici, intorno a cui si disputa pur tanto talvolta. - Valore positivo di bene, o negativo di male, a norma della loro osservanza, o della loro trasgressione.
Figuratevi (anche qui per un solo esempio fra gli innumerevoli che potrei addurre) un’infrazione alquanto seria di que’ principj, e in genere di que’ dettati, che la scienza presume derivare dalla natura del credito: - cotesto strumento, quanto utile ed efficacissimo, indispensabile anzi nell’odierna costituzione industriale, altrettanto però delicato al maneggio e fecondo d’illusioni; semplice figura rappresentativa del capitale, ed organo per la sua trasmissione, non il capitale sostanzialmente per sè; - e non mettete dubbio che, a lungo andare, avrete ad assistere a una qualche catastrofe. - L’esperienza potrebbe all’uopo erudirvene tuttodì.