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storie letterarie e scientifiche, estere e nostrane: e le Enciclopedie, tutte però modellate su questo o quel lavoro, che molti avranno veduto e che i più possono sempre consultare:

Tali, dico, le fonti di queste pagine, la cui veridicità ed esattezza ho la soddisfazione poter collocare sotto la salvaguardia di due dotti ed illustri Palermitani, quasi discepoli ed amici di Piazzi stesso, cioè, di G. Cacciatore, direttore attuale di quell’Osservatorio, e del citato Agostino Gallo.1 E, per quanto poco ragguardevoli, le offro al lettore con lusinga di gentile aggradimento, solo umilmente raccomandandole pe’ meriti dell’uomo illustrato, e per favore di opportunità. — Così possano le virtù dei grandi cementare nei petti nostri la

  1. «Nato nel 1814 (così mi scrive il Cacciatore, degno figlio dell’illustre Niccola, alunno di Piazzi, strenuo collaboratore dei Cataloghi), io non potei avere la sorte d’essere discepolo del Piazzi; ma egli ebbe sempre della mia educazione, come di quella de’ miei fratelli, tenerissima sollecitudine.»
    Lo stesso, quanto alle affettuose cure dell’Astronomo, potrebbe dire il Gallo, sebbene, rispetto all’età, omai venerando.