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libro terzo 53

ne menarono fuor di casa: e alla prima strada che noi arrivammo, tutta la città corse a rumore, e ci si mise a seguitare: e benchè io, come chi era pien di maninconia, me ne andassi col capo basso, anzi fitto nel centro della terra, pur guardando alcuna volta così per traverso, io m’accorsi d’una cosa degna di maraviglia; e quest’era che fra tante brigate, che mi erano dietro, egli non ve n’era alcuno che non ismascellasse dalle risa. Or quando noi avemmo, in guisa di quelli che fanno le processioni per impetrar grazia dal grande Iddio, circuite tutte le piazze, e aggiratoci per quanti cantoni v’era, io fui condotto in ringhiera dinanzi al tribunale della giustizia: nè vi era tetto o luogo alcuno, che non fosse stivato di gente: chi stava abbracciato alle colonne, chi si spenzolava dalle statue, e molti si mostravan mezzi dalle finestre: infiniti eran su per li palchi: e tanta era la cupidità del vedere, che e’ non pareva che per ciò fare eglino stimassero pericolo o disagio alcuno. E posciachè ognun di loro si fu assettato chi qua e chi là il meglio ch’e’ poteva, essendo menato là entro in guisa d’una vittima, fui fatto fermare innanzi dove si sedeva il presidente della giustizia, e gli altri più onorati uomini della città. E allora il banditore, imposto silenzio a tutto il popolo, al modo antico, citò lo accusatore che proponesse la causa sua: perchè un vecchione, andatosene in un luogo eminente, donde e’ potesse essere inteso e veduto da tutto il popolo, posciachè egli ebbe voltato un suo oriuolo, e’ parlò in questa guisa. Non è picciola cosa, discretissimi cittadini, quella che io intendo porvi davanti in questo giorno, ma riguardante la pace e la quiete di tutta la vostra città, e la quale col santo esempio le ha ad arrecare grandissimo giovamento: egli vi è adunque conveniente per lo mantenimento della quiete, per la pubblica dignità, con ogni maggior diligenza provvedere che lo scellerato omicida non abbia empiuto tutta questa città dello innocente sangue della abbominevole occisione di tanti cittadini, senza