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libro secondo 43

mie bisogne, e desiderando eziandio di vedere i famosi luoghi di quella isola, avendola cercata tutta, capitai con pessimo augurio alla Cania; ed essendomi in parte mancato la provvisione del viaggio, mentre che io rifrustando ogni cantone m’andava provvedendo delle cose necessarie alla mia povertà, arrivato a caso in sulla piazza, io vidi un vecchione assai grande starsi in su un petrone, e con chiara voce gridando diceva, che quelli che volessero venire a guardare un morto, dicessero quanto pregio egli volevano. Laonde io, voltomi a un che passava, dissi: Or che è quello ch’io sento? o sogliono fuggire i morti in questo paese? Sta cheto, rispose colui allora, che tu mostri ben d’esser giovane e forestiero, e perciocchè non ti ricordi di essere in Candia, ove le streghe per ogni canto vanno morsicando il viso de’ morti, e con quelle coserelle fanno poscia i loro incantamenti. Ed io a lui: E quanto, se Dio ti guardi, si dà egli per far la guardia a questi morti? La prima cosa, rispose, tu avrai una mala notte, senza posarti pur un attimo d’ora, senza levar mai gli occhi d’addosso al morto, nè voltar le luci, anzi pur torcerle in altra parte; perciocchè queste ma-