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libro primo 25

(dissi io udendo queste parole, e non senza ridere), posciachè egli m’ha messo, avendo io a far viaggio, così fatto oste per le mani, in casa del quale io non avessi paura nè di fummo di legne, nè di puzzo d’arrosto. E mentre che io diceva queste parole, non andando molto lontano da donde io era, io mi accostai all’uscio suo; e perciocch’egli era molto bene stangato, io picchiai più volte, e chiamai. Picchiato ch’io ebbi un pezzo, e’ comparì pure alla fine una giovanetta, la quale, aperto l’uscio, vedendomi colle man vote, disse: Chi è colui che ha tante volte battuto questa nostra porta? in su che vuoi tu che noi ti prestiamo danari? or se’ tu quel solo che non sai che noi non pigliamo altro pegno che oro o argento? - Deh, per tua fede, dammi miglior saluto, e piuttosto rispondimi se il tuo padrone è in casa. Sì, che c’è, rispose ella: ma qual cagione te ne fa dimandare? Io li porto, dissi, certe lettere da Firenze, che gliele manda Silvio. Ed ella: Mentre che glielo vo a dire, non t’incresca l’aspettar costì un poco fuor dell’uscio. E così dicendo, di nuovo messo il chiavistello, si fermò dentro: e poco poi ritornando, avendo spalancata la porta, disse: il mio padrone vi domanda. Io m’entrai subito in casa, e trovailo ch’ei s’era appunto allora posto a una sua picciola tavoletta, e voleva cominciare a cenare, e la moglie li sedeva accanto. E com’egli mi vide, fattomi una grata accoglienza, mostromi così la casa: vedi la tornata mia. Bene sta, risposi io; e subito li diedi le lettere di Silvio. Ed egli spacciatamente leggendole, mi disse: Io voglio bene al mio Silvio, il quale m’ha fatto prendere conoscenza di così fatto ostiere. E dicendo queste parole, si fece levar la donna da canto, e dissemi ch’io sedessi in suo luogo; e perciocchè io, parendomi far discortesia, non vi voleva seder per niente, ed egli, presomi per li panni, e tirandomi, disse: Siedi costì; imperocchè per la paura de’ ladri egli non ci è altra sedia che cotesta; ch’egli ci tengono in tanto sospetto, ch’e’ non ci lascian provveder delle masserizie