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NOVELLA DELLO STERNUTO 271

giovinetto tanto bello, nè per la legge degli adulteri ti voglio accusare, e poner in pericolo della vita. Ma io ti avviso che per ragione, e per giustizia ho parte in tutte le cose di mia moglie, e da ora voglio partire, ed in tal forma che ciascun di noi tre rimanga contento. Io sempre con mia moglie son stato in buona concordia, e m’avvedo per questo anco, che quelle cose, che a lei piacciono, a me piacciono ancora. E chiamata la moglie benchè brontolando pure fece venire da cena, e postosi nel letto fecero l’uno dell’altro grandissima vendetta. La dimane fe’ trarre di casa lo adultero battuto, come si battono i fanciulli, e dicendogli: tu di tenera età ancora, e di tal bellezza privi gli amanti tuoi di queste notti, consumandoti con queste sporche meretrici. Partito costui di casa, caccia ancor il pistore fuora la moglie.

FINE.