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libro decimo 253

mise a ordine di guadagnar così scellerata eredità, e cotale fu madre, che ella era stata mogliera; aggiungendo per compagna alla figliuola la mogliera del medico, a cagione che ella non avesse avuto avere invidia al padre, che ne era ito in compagnia del marito. Fece il mortal veleno nelle tenere viscere della dilicata pargoletta presta operazione; ma la vedova Ebrea più potente a resistere al suo furore, come più tosto si sentì roder le interiora dal suo grandissimo furore, suspicata quello che era, se ne andò a trovare il signore; al quale, per le sue grandissime grida spalancate subito le porte, fattasi da capo, ella raccontò tutte l’egregie opere della donna: nè aveva ancor finito di dire tutto quello che ella voleva, che adombrata da una foltissima nebbia di sonno, fu forzata chiuder l’aperte labbra; e poco poi, percotendo i denti l’un nell’altro, con grandissimo tremito cascò morta a’ piedi dello ascoltante signore. Raccapricciossi il gentil signore, subito udì la scellerata rubalderia; e fatto d’aver nelle mani la scelleratissima donna, e inteso prestamente che tutto era come l’Ebrea gli aveva porto, non per altro non aveva