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tutte quelle carezze colle quali le donne inducono altri ad amarle, e fanno testimonianza bene spesso al contrario chente sia l’amor loro, ella mi fece far cose, che appena cappion nel mio pensiero or ch’elle son fatte: e perchè vergogna sarebbe a voi l’udirle e a me il dirlo, io le tacerò. Questo vi pur dirò, che dove non pensai mai che l’uscio di quella stalla fusse tanto largo, che io vi fussi capito vuoto, io vi sarei entrato colla soma. Avendo adunque passata buona parte della notte, nella guisa che voi avete potuto comprendere, già appressandosi l’ora che la bianca Aurora suole il suo vecchio marito pien di gelosia nel letto lasciare, la buona femmina, vergognandosi pur fra sè un poco, a cagione ch’io non fussi veduto uscire di casa, me ne rimandò. E perciocchè ’l mio vettureggiare l’era assai ben piaciuto, ella convenne col mio guardiano, che io scaricassi dell’altre some a casa sua. Narrò costui tutto il fatto al mio signore, il quale ne prese tanto piacere, quanto d’altra cosa che io avessi fatta fino a quel tempo; e allora gli parve avere un asino che avesse daddovero dell’uomo dabbene: perchè fatto un bel presente alla mia guida, diede ordine che in cospetto di molti signori e gran maestri io esercitassi questa mia nuova virtù. E perciocchè nè quella mia egregia nuova mogliera, nè altra donna, per trista ch’ella fusse, si potè trovar che volesse in presenzia di tante persone sopportar la mia asineria, egli mandò spacciatamente ad uno de’ suoi castelli, dove egli aveva una donna in prigione, che di quei dì doveva essere abbruciata viva; della quale se ne narrava questa bella novella.

Ella ebbe un marito, il padre del quale, poi che il signore, oltre alle ricchezze che erano grandissime, era il primo uomo di quei paesi; e accadendogli andare una volta in peregrinaggio, come colui che prevedeva per qualche verso la rovina di casa, e’ comandò alla mogliera, la quale egli di sè gravida lasciava che se ella partoriva una femmina, ch’ella subito l’ammazzasse: ma la pietosa madre, sopraggiunta da una natural miseri-