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rastrelliera come e’ vel mettevano la sera, e’ cominciarono ad entrare nella maggior gelosia del fatto mio, che voi mai vedeste: e però diedero ordine di chiarirsi del tutto. E fatto le viste d’andare a spasso al modo usato, posciach’egli ebbero serrata la porta, e’ si misero per una fessura dell’uscio a veder quello ch’io faceva; e non istettero molto a disagio, ch’e’ s’accorsero ch’io andava scegliendo qui e qua i miglior bocconi che vi fussero. Nè avendo più riguardo al danno loro, anzi riempiutosi in un tratto d’una estrema maraviglia, per vedere cotanta diligenza in uno asino, misero un riso così sconcio, che tutta la casa trasse a quel romore. E mostrosi l’uno all’altro la disonesta gola d’un così fatto animalaccio, fecero tanto il fracasso, ch’e’ pervenne all’orecchie del signore, Il quale per avventura passava là oltre vicino: e domandato che importassero le lor grasse risa, e inteso la cagione, volle anche egli vedere questo miracolo; e tante le risa abbondarono eziandio a lui, ch’e’ fu quasi per crepare. E fatto subito subito aprir la porta, volle vedere se io avea temenza delle brigate: perchè io, veggendo che la Fortuna divenutami