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libro nono 227

o tre dì. Nè dimenticato quel valente uomo della vecchia amicizia, gli promise benignamente di far tutto quel ch’e’ voleva: e legato a me tutti e quattro i piedi, mi menò sopra un palcaccio, che era in cima della casa, che non vi capitava mai persona: e l’ortolano cacciò in una stanza terrena sotto una cesta, e molto bene il ricoperse, sicchè egli non potesse così agevolmente essere trovato. Il soldato, secondochè io intesi dipoi, risvegliatosi come da una greve crapula, traballando ad ogni passo, appena sostenendosi sopra di un suo bastone, così mal condotto come egli era, se ne venne così pianamente alla città; e vergognandosi della sua viltà e della sua poltroneria, non ardiva con alcuno de’ cittadini dirne cosa del mondo, ma tacitamente si andava inghiottendo quella ingiuria: se non che pur ritrovati certi soldati della medesima compagnia, e’ contò loro questa sua sciagura; i quali mandandolo subito allo alloggiamento, gli dissero ch’e’ vi si nascondesse per parecchi giorni, acciocch’e’ non si scoprisse questa sua gran codardia, e non si sapesse che da un villano disarmato gli fusse stata tolta la spada così vilmente; per lo qual fallo egli meritava, oltre alla vergogna d’esser casso, di portar mille altre pene; promettendoli, che in quel mezzo essi ricercherebbono con ogni diligenza dell’ortolano, e farebbono in guisa ch’egli non se ne potrebbe vantare. Nè duraron molta fatica a ritrovarci; imperocchè uno scellerato e perfido vicino, che ci aveva veduti entrare, c’insegnò loro. Perchè egli senza indugio andatisene al magistrato, dissero che avevano perduto, andando per la strada, un vaso d’argento di grandissimo pregio, il quale era del loro capitano; e che un certo ortolano, che lo aveva ritrovato, non voleva loro restituirlo, anzi s’era nascosto in casa d’uno amico suo. Allora il magistrato, credendo che la cosa fusse così com’e’ la porgevano, mandò tutta la Corte alla casa dove noi eravamo, per pigliarci: e giunto che fu il bargello dove noi eravamo, e’ fecero intendere a quel nostro ospite, ch’egli ci desse loro