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molto l’amai ed ebbi caro, e morto ancora infinitamente lo stimo e onoro, di alcuna onorata persona a cui raccomandassi la protezione di quella, vennemi subito ricordato dell’amicizia e servitù ch’egli ebbe già con esso voi e colla illustre famiglia vostra: di che egli ne ha fatto lodevole testimonio in molti luoghi de’ suoi componimenti. Perchè sappiendo io, ch’egli grandemente soleva, e perchè voi il valete, e perchè egli conosceva i meriti vostri, molto onorarvi e lodarvi (il che farebbe egli oggi, se e’ vivesse, assai maggiormente, per essere voi sempre ito avanzando cogli anni in cortesia e in valore), m’è paruto conveniente ch’ella s’intitoli al nome vostro; rendendomi sicuro che voi, come cosa di virtuoso e di fedele amico (che tale vi fu il Firenzuola), la gradirete molto, e l’avrete in luogo delle vostre cose più care; onde a lui ne tornerà contento, all’opera riputazione, e a noi altri affezionati suoi piacere e diletto. Prendetela adunque con animo lieto, risguardando alla qualità del dono, ch’è per sè magnifico e grande, e per la mia affezione verso voi, riverente e grato. E vi bacio la mano.

A’ xxv di maggio mdxlix. In Fiorenza

Il vostro affezionatissimo

Lorenzo Scala.