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libro settimo 151

le membra di costei saranno stracciate da’ morsi delle fiere e dalle punture de’ vermini, e il sole, quando avrà ben riscaldato il gravido ventre, si farà l’effetto del fuoco; e la forca e i grandissimi tormenti proverà, quando i cani e gli avoltoi la stracceranno tutta a pezzi a pezzi. Ma considerate le altre sciagure e le atrocissime pene: ella viva abiterà nel ventre d’una bestia morta, empiendo continuamente il naso di quel corrotto fetore; e stando in questo modo, senza prender cibo alcuno, si mancherà per la fame, nè avrà pur tanto contento, che ella si possa almeno affrettar la morte colle sue mani. Avendo dato adunque il crudele uomo tanto orrendo consiglio, non co’ piedi, come si dice, ma con tutti gli animi andarono i ladroni nella sua sentenzia. La quale posciachè io colle mie grandi orecchie aveva udita, che poteva altro fare, se non piagnere la mia trista e disavventurosa morte?


LIBRO SETTIMO


Come prima, scacciate via le tenebre, il giorno cominciava a biancheggiare, e il dorato carro del risplendente sole illustrava tutte le cose, uno di quei ladroni, secondochè mostravano le accoglienze ch’e’ si facevano l’un l’altro, arrivato quivi, si pose a sedere sulla prima entrata di quella spelonca; e posciachè egli ebbe riavuto un poco il fiato, egli fece al suo collegio questa imbasciata: Quanto alla casa di Petronio Luppatino, la quale noi mettemmo a sacco pochi giorni sono, noi ne possiamo dormire con gli occhi sicuri; imperocchè, poichè voi, fatto fardello d’ogni cosa, ritornaste al vostro campo, mostrando che questa cosa mi dispiacesse insino al cuore, io mi cacciava fra le ragunate di quel popolo, per ispiare che partito si pigliasse sopra il ri-