si era con un capestro attaccata per la gola ad un ramo d’un arcipresso: la quale i ladroni come ebber veduta, spiccandola, e con quel medesimo capestro legandola, la gittarono a terra da una di quelle balze: e sciolta la fanciulla, e andatisene in casa, con ferina fame s’inghiottirono quella cena che la infelice vecchierella con estrema diligenza avea lor preparata. E mentre ch’e’ diluviavano ogni cosa e’ cominciaron a ragionar della nostra pena e della lor vendetta; e come fra una furiosa brigata è conveniente, e’ vi furon vari pareri: il primo voleva che la fanciulla si abbruciasse viva: l’altro ch’ella si desse a mangiare alle fiere: il terzo ch’ella si appiccasse per la gola: nè mancò chi dicesse, che datole di molti tormenti, ella si tagliasse in mille pezzi: e finalmente, secondo la sentenzia di tutti, ell’era destinata alla morte. Laonde uno de’ principali di loro racchetò il tumulto di tutti, e così cominciò: Nè alla setta del nostro collegio, nè alla mansuetudine di tutti noi, e molto manco alla mia modestia è convenevole di sopportare che voi incrudeliate contro a costei fuor de’ termini del delitto: nè le fiere, nè la forca, nè fuoco, nè tormenti, nè frettolosa morte caccin costei nel baratro infernale: ascoltando adunque i miei consigli, donate la vita a questa fanciulla; ma in quel modo ch’ella l’ha meritata. Io so ch’egli non vi è ancora uscito di mente quello che voi diliberaste fare di quello asinaccio infingardo, ma un diluvione de’ voraci, e bugiardo, che infingendosi sempre d’esser zoppo, è stato al presente autore e ministro della fuga di questa fanciulla, piacciavi adunque domani di sparare questa bestiaccia: e cavatole di corpo tutte le interiora, cucirgli nel mezzo del ventre questa rea femmina ignudata; e lasciando solamente il viso di fuori, l’altra parte rimanga in questo modo, cioè ristretta dentro alla pigra fiera, e poscia espostola sopra qualche altissimo masso, la rilasciate al più ardente sole: e in questa guisa amendue sosterranno tutte quelle pene che voi possiate aver ragionato. L’asino avrà la morte che egli ha meritato un pezzo fa;