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libro sesto 131

alcuna sanza la presenza tua; e anche so che egli non t’è nascosto quanto egli è ch’io non ho potuto ritrovare una mia ancilla; e però io voglio che colla tua tromba tu metta un bando per tutto il mondo, e prometta a quegli che me la insegnassero un buon beveraggio: fa adunque che con ogni prestezza tu eseguisca il mio comandamento. E a cagione che se alcuno fraudolentemente la tenesse celata, e’ non abbia cagione di difendersi, col dire: io non la conosceva: egli sarà ben che tu manifesti gl’indizj, co’ quali ognuno la possa chiaramente conoscere. E dette queste parole, gli porse una scritta, dove si conteneva il nome di Psiche e gli altri suoi contrassegni: e avendo eseguite tutte queste cose, torse il carro suo inverso casa. Nè lasciò di far Mercurio con ogni diligenzia l’uficio impostogli. E discorrendo per le bocche di tutti i popoli, così esponeva la imbasciata della sorella. Chi avesse o sapesse dove fusse una fuggitiva figlia d’un re, chiamata Psiche, ancilla di Venere, sia contento di andarsene dietro all’oratorio Murzio, e quivi la faccia palese a Mercurio banditore: e Venere per premio del suo indizio è contenta donargli sette dolci baci, e uno, mercè della sua lingua, dolcissimo di tutti gli altri. Avendo bandito in questa guisa, il disiderio di tanto premio aveva acceso l’animo di tutti i mortali a ricercar la fuggitiva donna. Della qual cosa Psiche accorgendosi, rimosso da sè ogni indugio del già preso partito, con presti passi se ne andò verso la casa della sua Signora. Nè fu prima arrivata alla porta, che una delle di lei sergenti, chiamata per nome la Consuetudine, fattasele incontro, con grida quanto mai della gola l’usciva, disse: Tu ti se’ pure accorta finalmente, iniquitosa schiava, d’aver padrona: fingi tu di non sapere, temeraria e pessima di tutte l’altre, quanti disagi, quanti affanni abbiamo sopportati per ritrovarti? ma ringraziato sia Iddio, che tu se’ primieramente capitata alle mie mani, che ben ti so dire, che tu ti se’ già accostata al cancello di quel luogo dove tu pagherai la pena della tua contumacia. E men-