stasse? Rappresentati volontariamente innanzi alla tua padrona, e con una lunga umiltà mitiga i crudeli impeti dell’ira sua. E che sai tu, se colui che tu hai cercato tanto tempo, tu lo trovassi in casa della madre? Fermatasi adunque in questo proposito, e preparata alla dubbia servitù, anzi al manifesto pericolo, andava seco stessa pensando il principio delle future preghiere. E Venere, avendo in questo mezzo rinunziato ad ogni occasione di ricercarla in terra, se n’era andata in cielo, e avea comandato che le fusse fatto un carro, il quale Vulcano con gran diligenzia condotto, anzi ch’ella gli facesse conoscere le dolcezze de’ suoi abbracciamenti, ne le fece un presente. Era inarcato il bel carro in quella guisa che è la Luna, allora quando il fratello, non le potendo per lo componimento della terra porgere tutto il suo splendore, la fa cornuta parere; e il forbito oro, che in ciaschedun corno veniva diminuendo, lo faceva col suo danno parere assai più bello: e delle molte colombe che intorno alla di lei camera dimoravano, quattro candidissime, con allegri passi girando il dipinto collo, sottentrarono al gemmato giogo, e ricevuta la padrona lietamente, spiegarono le ale loro, e accompagnando il nuovo carro con uno stridulo canto, andavano scherzando le lascive passere e altri infiniti uccelli; e co’ loro dolci accenti facevano risonar le valli, e soavemente spiegando le lor voci, annunziavano lo avvenimento di Citerea. Fuggivansi le nugole, aprivasi il cielo alla figliuola, e il purificato aere con allegrezza riceveva la bella Iddea: nè temeva la musica famiglia dell’alma Venere il riscontro delle rapaci aquile o degli affamati sparvieri. Andatasene adunque in questa guisa alla casa del gran Giove, con assai arroganti parole, domandato di Mercurio, gli disse, che seco se ne venisse; perciocchè facendole bisogno di mettere un certo bando, ella aveva mestier dell’opera sua: e così tutta lieta insieme con Mercurio ritornandosene, ragionando seco per la via, gli disse queste parole: Tu sai, il mio fratello, che la tua sorella Venere non ha mai fatto cosa