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libro quinto 117

rallegratosi eziandio il lume della lucerna, divenne più splendido e più lustrante, e il taglio del sacrilego rasoio, eziandio divenuto in guisa d’una stella, pareva che se ne volesse volar verso il cielo. Ma Psiche in su questo principio impaurita, e divenuta del color del bossolo, tutta tremando, cadutasi a sedere sopra delle gambe, non sappiendo altro che farsi, volea nascondere il coltello entro al suo seno; e sarebbele venuto fatto, se non che il ferro per tema di sì gran peccato, volando, non si li fusse tolto di mano. Sicchè priva d’ogni aiuto e d’ogni consiglio, guardando interamente la divina bellezza del divin volto, tutta nell’animo si ricriava, e mirava la bionda chioma dell’aureo capo tutta d’ambrosia profumata: vedea gl’innanellati crini maestrevolmente disordinati pendere sopra della bianca fronte e sopra le purpuree guance; ed era lo splendor loro sì chiaro e sì potente, che il lume della lucerna appariva a fatica: contemplava le rubiconde penne, che dietro alle spalle del volante Iddio in guisa di mattutine rose fiammeggiavano; e godeva a vedere fra le più grosse penne alcune tenerine piume ballare al suono d’una dolce aura che vi spirava: così traboccava di letizia a vedere il giovin corpo e delicato, cotale che Venere non si poteva sdegnare ch’e’ fusse suo figliuolo. Innanzi a’ piedi del letto giaceva l’arco, la faretra, le saette, arme proprie del grande Iddio. Le quali tutte cose mentre che Psiche interamente considerava, mentre che ella quelle arme andava toccando, cacciata della faretra una di quelle saette, e’ le vien voglia di tentar come la pungeva: perchè accostatasela alla polpa del dito mignolo, ella sel punse in guisa, che ne uscì alcune picciole gocciole di sangue. E così la semplicella, senza saper come, da sè a sè s’accese dello amore di esso Amore: e divenuta soverchio cupida di Cupido, postasi bocconi sopra di lui, stemperandosi per lo amor grande, dubitando nondimeno che ’l tempo non passasse del suo soverchio dormire, con lascivi e dolci baci baciandolo, cercava di ammorzare in parte il suo