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libro quinto 103

denza, udendo gli ammonimenti delle invisibili voci; e pria col sonno e poscia col bagno discacciata da sè ogni gravissima stanchezza, le venne veduto lì vicino entro ad una bella e ricca stanza, fatta in guisa d’una luna, apparecchiata una tavoletta; ed estimandosi che ciò fusse stato apparecchiato e provvisto per sua ricreazione, tutta allegra là entro se n’entrò: e postasi a sedere a tavola, appena aveva finito di assettarsi i panni sotto, ch’ella vide esserle portato da invisibili spiriti un vino soavissimo, cibi vari, e in grandissima copia, e di finissimo sapore; e senza vedere alcuna persona, non altro di loro co’ sensi godeva, che il suon delle voci che lor cadevano; e sole voci per servire aveva. Levate le tavole, egli entrò dentro uno, e cantò non veduto, e un altro sonò la citara; nè la citara si vedeva; e un coro di più bellissimi e concordevoli suoni e accenti soavemente le empiè gli orecchi; nè alcuno agli occhi suoi si dimostrava. Finiti quei cotali piaceri, essendo già l’ora assai ben tarda, Psiche se n’andò a dormire: e quando la notte era assai ben in là col suo viaggio, udito un piacevole mormorio ingrombrarle gli orecchi, e veggendosi in tanta solitudine, tutta tremante e pavida dubitava della sua virginità, e più le pareva aver temenza di quelle cose che ella manco poteva pensare che nuocere le potessero. E già è presente l’incognito marito, e già è entrato nel letto, e già si ha fatta Psiche sua mogliera: e già venuta l’ora vicina al giorno, egli da lei con gran prestezza se n’è partito: ed eccoti la moltitudine delle voci, che compariscono in camera della nuova donna, e con ogni diligenza curano la ferita della rubata virginità: e quel giorno con gli altri con maravigliosa cura la provvedono di tutto quello che le faceva mestiero. E come è naturale a tutti, la nuova usanza di quelle voci per la lor continua conversazione già le cominciano a porgere grandissimo diletto, e ’l lor suono uno spasso della sua solitudine: sicchè assai contenta si passava le non bramate nozze. I miseri genitori in questo mezzo, sanza saper quello