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libro quarto 85

tro vi mettemmo il nostro fortissimo Trasilione, e posciachè noi avemmo condotto la cosa sino a questo termine, in questa guisa demmo compimento all’avanzo del nostro inganno. Domandato dell’essere d’un certo Nicanore Albanese, il quale si diceva tenere grande amistà con quel Democrate, noi fingemmo certe lettere, che gli mostravano che il buon amico lo facesse, per cagione della bella festa, partecipe delle primizie della sua caccia: ed essendo già venuta la notte, ricopertici col mantello delle sue tenebre, noi presentammo insieme con quelle lettere adulterine la gabbia del nostro Trasilione; il quale, lodato la grandezza della bestia, e rallegratosi dell’opportuna liberalità dell’amico, comandò che a noi arrecatori de’ suoi piaceri fussero incontanente annoverati dieci ducati. Allora, come accade delle cose nuove, che sempre traggono a sè la moltitudine a rimirarle, infiniti uomini tutti pieni di maraviglia corsero a vedere questa bestia: i troppo curiosi sguardi d’alcun de’ quali se non che con minaccevole empito vietava il nostro Trasilione, egli era pericolo ch’e’ non ci facessero danno. Ora Democrate era tenuto per voce d’ognuno assai felice e beato, posciachè dopo la morte di tante bestie, comprandone di nuovo, egli resisteva a’ colpi della Fortuna. Il quale, come gliele parve aver veduta a suo piacere, e lasciatola vedere ad altri, e’ comandò ch’ella fusse menata fuori dove le altre, imponendo ch’e’ la portassero con grandissima diligenza. Allora io gli dissi: Guarda, signore, che essendo ella e per le gran vampe del sole e per la lunghezza del cammino assai bene stracca, che tu non la metta tra la moltitudine dell’altre, le quali anche, secondochè io ho inteso, non son molto sane. Che non la metti tu piuttosto in casa tua, in qualche luogo aperto, dove spiri un poco di fresco, e vi sia presso qualche poco d’acqua? Or non sai tu, che questa sorte di bestie dimorano sempre tra folti boschi, tra rozze spelonche, e freschi colli e ameni fonti? Impaurito Democrate per queste mie parole, e pensando