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Chiese 2 3 pur troppo, dobbiamo deplorare il vandalismo e l' igno- ranza del clero del secolo XVII, il quale nella parete di destra fece aprire una finestra sciupandone le bellis- sime pitture ! Erano oramai tramontati i tempi in cui il clero, non solo considerava le pitture ed ogni altro oggetto d'arte delle chiese quasi come reliquie, oltreché opere prege- voli, ma ne favoriva la produzione, commettendone ai migliori artefici ! Nella vòlta sono raffigurati gli Evangelisti e nei pi- lastri dell'arco i santi Jacopo, Girolamo, Lorenzo e Caterina; sotto a ciascuno poi, entro un riquadro, un fatto della respettiva vita. Nell'arco di prospetto si vedono angioli, santi, vari stemmi, diversi ornati ed armi di illustri famiglie fio- rentine : Federighi, Guasconi e Botticini. Nel sottarco, in tante formelle, sono otto mezze figure di santi. Credettero gli intelligenti che quelle pitture fossero di Agnolo Gaddi o di Spinello Aretino, ma dalla scoperta iscrizione si può arguire che la data sia 1420 o giù di lì, quindi gli affreschi sarebbero posteriori a Agnolo Gaddi che morì nel 1396 e a Spinello Are- tino morto nel 14 io. Come i signori Cavalcasela e Crowe 1 ) ebbero a scri- vere « La maniera ed i caratteri di questo lavoro son quelli dei pittori seguaci del Gaddi e dello Spinello ». A ) Op cit, v. II, p. 473.