Pagina:L'arte della cucina, 1917.djvu/287


liquori. 285


836. - Certosino.

Fate dapprima infondere per circa un mese in 2 litri di buon spirito i seguenti aromi: cedronella (melissa), grammi 15; ginepro e issopo, 10 ciascuno; seme d’angelica, 8; cannella, macis, garofani e noce moscata, 2 ciascuno; indi ritirate tutti questi aromi passando il liquido attraverso un pannolino e spremendo: unite allo spirito così aromatizzato uno sciroppo all’uopo preparato a bagnomaria con 2 litri d’acqua e 3 chilogrammi di zucchero; filtrate il liquore e serbatelo in bottiglie.

837. - Liquore di finocchio, detto «Mistrà.»

Prendete dell’alcool a 20 gradi, parti 500; semi di anici di Francia e di Romagna, 60; semi di coriandoli, 5; semi di finocchi e fava picura, 2; zucchero raffinato, 80; acqua, 200; essenza d’arancio, o limone 1 1/2. Le prime 4 sostanze si fanno macerare nell’alcool, poi si distilla a bagnomaria per tornare ad avere l’alcool già impiegato, al quale si aggiungono lo zucchero e l’acqua; mescolate ben bene il tutto, e quando le sostanze saranno bene assimilate, conservate in adatti recipienti.