Pagina:L'arte della cucina, 1917.djvu/264

Frutta in guazzo.


768. - Ciliege.

Scegliete delle belle ciliege duracine, che sieno perfettamente mature, sane ed alquanto dure al tatto; tagliate loro la metà del gambo; foratele ad una ad una con uno spillo e mettetele in un vaso di vetro munito di tappo smerigliato, o che in altra guisa si possa chiudere ermeticamente. Versatevi tanto spirito di vino di buona qualità quanto ne occorre per ricoprire tutte le ciliege, aggiungete 150 grammi di zucchero in polvere per ogni litro di spirito impiegato, ed alcuni aromi, come garofani, cannella in pezzi, un pizzico di coriandoli, un poco di macis e qualche grano di pepe. Infine tappate il vaso.

Dopo 6 settimane, o 2 mesi al più, ritirate tutti gli aromi, i quali avrete a tal’uopo avvolti in un pezzetto di mussola, e, chiuso di nuovo il vaso, serbate il guazzo per l’uso.

769. - Susine claudie.

Prendete delle belle susine, un poco prima della loro perfetta maturità, e ben verdi; tagliate loro mezzo gambo e con una spilla pungetele fino al nocciolo e gettatele via via nell’acqua fresca; dopo ciò, mettete una bacinella d’acqua al fuoco; quando l’acqua bollirà, vi getterete le susine; dopo 2 o 3 minuti toglierete la bacinella dal fuoco, vi aggiungerete un po’ di copparosa turchina, e lascerete freddare il tutto per 8 ore; ciò fatto riporrete la bacinella su fuoco lieve colle susine. Quando l’acqua sarà riscaldata