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124 l'arte della cucina.


338. - Frittelle di semolino.

Mettete al fuoco, in una cazzaruola, un litro di latte buono con 6 cucchiaiate di zucchero ed un pizzico di sale, e quando comincia a bollire gettatevi a poco a poco 160 grammi di semolino, che lascerete cuocere fino ad ottenerne come una specie di polentina soda, avvertendo di tramenare continuamente affinchè la non si attacchi al fondo. Ritiratela poscia dal fuoco, lasciatela freddare un poco, ed unitevi 6 torli di uova con 2 chiare bene sbattute a parte e ridotte come neve, un poco di cedro candito trinciato a pezzetti, oppure scorza di limone fresco grattata, e 35 grammi di uva passa: rimestate ed assimilate il composto, e con questo formatene tante pallottole, grosse come una noce, le quali, dopo averle immerse nella chiara di uovo ed avvolte nel pangrattato, friggerete in padella con abbondante olio. Quando abbiano preso un bel colore, ritiratele con una mestola bucata ponendole per alcuni istanti sopra a carta sugante, a fine di far loro lasciare più olio che sia possibile; infine servitele calde, come al solito, spolverizzate di zucchero fino.

339. - Frittelle alla romana.

Sbattete alcuni torli di uova unitamente ad un poco di mollica di pane, che avrete già inzuppata nel latte e spremuta; aggiungete zucchero in proporzione, cedro candito trinciato, ed uva sultanina. Mescolate ogni cosa, incorporandovi anche qualche poca di farina, in modo da ottenere un impasto uniforme e alquanto sodo, e con questo formate tante pallottole, le quali infarinerete e friggerete nell’olio, o nello strutto, lasciando prender loro un bel colore dorato. Infine inzuccheratele e servitele calde.

340. - Frittelle di farina di castagne.

Stemperate la farina di castagne con acqua, sino a farne una densa poltiglia, avvertendo però di aggiunger l’acqua a poco a poco; unitevi un pizzico di sale, zibibbo e pinocchi, e del composto fate le frittelle mettendole a cucchiaiate nella padella dove l’olio bolla forte.

341. - Frittelle di patate.

Lessate un chilogrammo di patate, sbucciatele, ed a poche per volta pestatele nel mortaio: mettete poscia in un tegame la pasta che ne avrete ottenuto, unitevi 60 grammi di burro, rime-