Pagina:L'arte della cucina, 1917.djvu/103


erbaggi, funghi, legumi e sformati. 101

re, e se le patate prosciugassero troppo prima di esser cotte, vi aggiungerete un poca di acqua bollente, o del brodo, che lascerete poi consumare.

256. - Patate al pomodoro.

Preparate un soffritto di olio e cipolla trinciata; unitevi le patate, già mondate della loro buccia, e tagliate a pezzi; salate secondo il bisogno, rimestate, lasciate grogiolare un poco, indi bagnate con pochissima acqua, e infine aggiungete abbondante sugo di pomodoro, e lasciando finir di cuocer le patate, concentratele nell’umido. Vi si può aggiungere, volendo, anche un poco di pepe e spezie.

257. - Patate arrosto.

Si mondano, e si fanno semplicemente rosolare in una cazzaruola con burro e sale, ovvero nella «ghiotta» coll’unto colatovi dall’arrosto. L’essenziale è di far loro prendere un bel colore da ogni parte, senza lasciarle abbruciare.

258. - Patate al burro.

Mondate le patate, tagliatele a pezzi e mettetele a cuocere con alcune cucchiaiate di brodo e un po’ di prezzemolo sottilmente tritato. Quando sieno quasi cotte, aggiungetevi un bel pezzo di burro, rimestate, lasciate compiere la cottura, avvertendo che le patate non debbono rosolare, ma bensì rimanere alquanto prosciugate.

259. - Patate coi tartufi.

Lessate a mezzo le patate, sbucciatele e tagliatele a fette sottili; quindi mettetele a suoli in una teglia unendovi pure dei tartufi, anch’essi affettati sottilmente, e cospargetele con parmigiano grattato. Aggiungetevi qua e là vari pezzetti di burro, condite con sale e pepe, e, quando cominciano a soffriggere, bagnatele con brodo, o, meglio ancora, con sugo di carne (Num. 40). Prima di levarle dal fuoco strizzatevi un po’ d’agro di limone, e mandatele in tavola ben calde.

260. - Patate in bianco.

Contenetevi in tutto come nella ricetta Num. 210.