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Avevamo da principio deliberato d’offerire con scrupolosa fedeltà allo studio vostro questa preziosa serie di monumenti, senza accompagnarli a nostre osservazioni e ragionamenti. Così l’argomento sarebbe venuto intatto nelle vostre mani; e noi ci saremmo sottratti alle altrui censure. Ma neppure alla virtù vostra sarebbono forse stati facili a superarsi gli ostacoli che fin dalle prime mosse incontrati avreste, se vi avessimo tenuta nascosta anche la storia de’ particolari trovamenti e delle località diverse delle monete: da’ quali indizj, come ben vi è noto, dipende talora unicamente la loro illustrazione.
Se non che nello scrivere cotali storie non abbiam saputo tenerci entro i limiti della sola narrazione. V’abbiamo aggiunti confronti, e co’ confronti il ragionamento; e sparse v’abbiamo in molta copia le nostre congetture, quasi per tentare l’illustrazione di ciascuna moneta. Necessarj erano anche questi tentativi per incominciare a gittar le fondamenta della scienza dell’aes grave: o dovevam porci noi all’ardua e pericolosa pruova, o lasciar che altri ci aprisse la via. Il nostro amor proprio prescelto avrebbe il secondo partito, e avrebbe voluto aspettare di prender lume dall’altrui dottrina: ma una ferma fiducia ci riprometteva dalla gentilezza de’ vostri animi quella discreta accoglienza, di cui non è mai immeritevole chi con proprio pericolo si adopera ad allargare i confini delle umane scienze. Che se a qualcun tra voi il parlar nostro paresse presuntuoso di troppo, e dettato col tuono di chi definisce e giudica; non facciano costoro alcun conto del materialismo delle parole, ma s’attengano alla protesta che facciam qui una volta per sempre, che l’intenzion nostra cioè non è che quella del congetturare. Niuno perciò si ponga in arnese di battaglia per combattere contro la no-