Pagina:L'acqvedotto pvgliese le frane ed i terremoti.djvu/11


— 11 ―
Galleria dell’Appennino m. 12730 1600 detti ― mediocre.
6980 argille scagliose e scisti ― pessimo.
4150 argille plioceniche ― cattivo.
» Camera » 1160 argille plioceniche ― cattivo.
» Cantoni » 630      »               »               »
» Mesole » 1085      »               »               »
» Ciccolungo » 747      »               »               »
» S. Maria dei Santi » 1090 argille scagliose ― pessimo
» delle Mucce » 315      »               »               »
» Toppo Pescione » 3150 argille plioceniche ― cattivo
» Fronte di Ruvo » 975 conglomerati ― mediocre
» Ripa Rossa » 700           »                    »
» Grotta del Prete » 735           »                    »
» Toppo della Civita » 815           »                    »
» Marotta » 400 depositi lacustri ― mediocre
» dopo la diramaz. di Atella » 225      »               »               »
» Croce del Monaco » 6450 2202 tufi vulcanici ― mediocre
4248 arg. scagl. e scisti ― pessimo
» La Guardiola » 4770 argille, scisti eocenici ― pessimo.
» Le Fosse » 284      »          »          »          »
» Capo di Leone » 1295 dep. limno-vulcanici ― mediocre.
» S. Lucia » 1950 sabbie plioceniche ― mediocre.
» Bardellaccio » 800      »               »               »
» dopo il sifone del Locone » 204      »               »               »

Quindi riguardo il percorso in galleria nessun tratto può dirsi in roccia costruttivamente buona; al più un paio di chilometri verso l’imbocco della galleria di valico potranno presentare qualche minore difficoltà se quivi prevarranno i calcari marnosi e le arenarie alle argille scagliose. Si troveranno almeno 40 chilometri di terreno pessimo, 11 chilometri di terreno cattivo e 13 chilometri di terreno mediocre. Le piccole gallerie, le quali ponno essere esposte a franare sono anche parecchie.

È innegabile che il consiglio dell’ingegnere Baldacci ha servito a migliorare il tracciato, nel senso di evitare il più possibile le frane e di tenere l’acquedotto nel detto tratto per circa 43 Km. in galleria: ma avendo questi affatto trascurato il pericolo reale, non fantastico dei terremoti, ora almeno a noi sorge dubbio che questo pericolo sia appunto l’argomento decisivo pel quale, mentre si è ancora in tempo, convenga abbandonare od almeno sospendere l’esecuzione di una impresa bensì grandiosa, ma con tutta probabilità disastrosa: di un’opera che porterà un dispendio sproporzionato non diremo alle condizioni delle Puglie, ma a quella del nostro Stato così bisognoso di parsimonia, e così consunto dallo sperpero, così minacciato all’estero ed all’interno e tuttavia così desideroso di gareggiare con tutto il mondo antico e moderno; così