dimento. Quantunque nulla porti con sè, alcuna cosa,
tuttavia non gli manca per viaggio, perchè ovunque si trova, è in casa sua. Stando in un luogo più che un dì, ciascuno ivi esercita l’arte sua, ed è trattato umanamente dagli artefici a lui simili. Se alcuno da sè stesso, senza licenza in iscritto del principe, è trovato andare fuori dei suoi confini, e viene pigliato, è come fuggitivo ridotto nella città, ove si vede gravemente punire. Se di nuovo commette tale errore, è punito con servitù. Nondimeno ognuno può andar diportandosi per i campi della sua regione, avendone licenza dal padre, e consentendolo la moglie. Ma in qualunque villa perviene, non gli è dato mangiare, se prima non fa quant’opera è tenuto innanzi desinare o innanzi cena. Con questa legge può ciascuno andare per i campi tra i suoi confini; perciocchè tanto gioverà alla città, quanto se fosse in quella. Vedete già quanto sia loro vietato lo stare in ozio, senza niun colore di darsi alla dappocaggine. Non hanno magazzini da vini nè di cervogia, nè luogo pubblico da meretrici, niun luogo da nascondersi, niun ridotto di vizj; anzi la presenza di tanti occhi fa la fatica onesta parer necessaria. Al costume di questo popolo segue di necessità l’abbondanza, la quale tra tutti si divide, e così non può essere tra loro alcun bisogno. Nel senato amaurotico ove, come dicemmo, ogni anno concorrono tre di ogni città, essendo manifesto che una città abbia copia di qualche rendita, della quale un’altra sia bisognosa, si provvede che la copia di una supplisca alla povertà dell’altra senza prezzo alcuno. Anzi la città che dalla sua copia avrà aiutato l’altra, senza pigliar da quella cosa alcuna, ricorre ad una terza per qualche oggetto, di che ella ha bisogno: quantunque non le abbia dato il minimo che. Così tutta l’isola è come una sola grande famiglia. Poichè è provveduto agli interni bisogni, il che non giudicano aver fatto, se non si assicurano per due anni, essendo incerta la raccolta del seguente, quanto avanza, cioè gran copia di frumento, miele, lana, lino, zafferano, porpore,