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chi non è barbaro, quei che si tengono savi, sprezzano il parlare non copioso di parole antiche e già invecchiate. Ad alcuni piacciono solamente le cose antiche, altri commendano solamente le loro proprie. Alcuni non si dilettano di motti: altri senza giudizio alcuno di niente si compiacciono; alcuni per l’istabile ingegno non sanno fermare il giudizio. Altri, sedendo nelle taverne, tra il vino giudicano degli ingegni, dannando ciò che loro spiace, quantunque non abbiano eglino pelo alcuno di uomo dabbene, per il quale li possi pigliare. Sono appresso tanto sconoscenti, che quantunque loro piacciano sommamente le opere, tuttavolta odiano l’autore, come usano di fare gl’inumani forestieri, i quali saziati largamente nel convito, si partono senza render grazia alcuna all’albergatore. Or fa un convito a tue spese ad uomini di così dilicato e vario gusto, e d’animo così ricordevole e grato. Tuttavia, o Pietro mio, fa quanto ho detto con Itlodeo, e potremo di nuovo consultare sopra di questo. E poichè già ho fornito la fatica di scriverlo, resta che non sia questo contra la sua volontà. Circa il darlo in pubblico, seguirò il consiglio degli amici, e specialmente il tuo. Sta sano, o dolcissimo Pietro Egidio con la ottima moglie tua, ed amami come sei solito, poichè io amo le più che mai.