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52 ITALIA ARTISTICA


Da Cravegna, lasciato in disparte Mozzio dove un santuario assai venerato vanta una volta dipinta con la solita facilità di pennello dal vigezzino Borgnis nel secolo XVIII, un tronco di via rotabile ci conduce rapidamente giù nella valle a Crodo, vecchio capoluogo della valle Antigorio. La chiesa pievana, dalla quale dipese ab antico con tutte le altre d’Antigorio pur quella di Baceno, non ha memorie antiche se non in qualche lapide di dubbia autenticità murata nel massiccio campanile: i rifacimenti del secolo XVII e posteriori hanno tolto ogni interesse alla chiesa, tanto all’esterno con cattivo gusto dipinto, quanto all’interno dove nulla attira l’attenzione. Ben altrimenti affresco della chiesa parrocchiale di cravegna(Fot. O. Leoni). notevole è l’aggraziatissimo fonte battesimale, che, scolpito nel 1566 (come suona un’iscrizione lungo l’orlo superiore) e conservato per qualche tempo nell’oratorio di san Giovanni attiguo alla parrocchiale, trasportato poi nel secolo XVII entro la chiesa, fu pochi lustri or sono collocato nel bel mezzo del sagrato con un piccolo delfino sovrapposto; convertito così in fontana pubblica, esso dà una nota di grazia pittoresca alla piazza ombreggiata da folti alberi annosi.

La casa parrocchiale ospita due affreschi, provenienti probabilmente dalla chiesa com’era prima che i rifacimenti le togliessero ogni attrattiva; son due Madonne col Bambino, delle quali la più antica (qui riprodotta), non ritoccata come l’altra, conserva un sapore quattrocentesco delicatissimo. E l’una e l’altra meritano certamente più attenzione che il ritoccatissimo affresco, vantato, al solito, dagli storici