Pagina:L'Ossola di Carlo Errera.djvu/68

58 ITALIA ARTISTICA

zione della navata (fine del secolo XV), sobria e fine di colore, veramente bella per dignità ed espressione dei volti, è soltanto con grandissimo disagio ed assai malamente visibile, ed è da raccomandare sovra ogni altra cosa, ch’essa, l’unica intatta la più bella fra le pitture più antiche del tempio venga tolta al più presto all’ignota oscurità in cui si trova da secoli.

Tra le altre meno antiche pitture che adornano il tempio, superan di gran lunga ogni altra per importanza le grandiose composizioni di Antonio Zanetti da s. paolo sulla via di damasco — affresco di a. zanetti nella chiesa parrocchiale di baceno.
(Fot. O. Leoni).
Bugnate: la grandissima Crocifissione che occupa nel braccio di croce tutta la parete interna dell’antica facciata romanica, la visione dell’Apocalisse dipinta nella volta disopra della Crocifissione, il san Paolo sulla via di Damasco ed altri affreschi minori nell’opposta parete del medesimo braccio di croce. Sulla paternità di tutte queste opere tra loro identiche per stile e per fattura, non lascia dubbio il cartellino dipinto, che a lato della Crocifissione reca: «Antonius novariensis pictor abitator Burgimanerij fecit 1542» mentre un altro di sotto aggiunge: «Restaurato l’anno 1834 da Pa.lo Rain.ri di St’Agata» e un altro in faccia ripete: «Quod proavus pinxit. merito gens sera refecit. MDCCCXXXIV». Tutti codesti dipinti richiamano