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OSSOLA 37

maggiore s’inquadra in una fine decorazione cinquecentesca, notevole, fra l’altro, per l’ornamento d’un capitello fregiato da uno scudo coi tre gigli di Francia. La porta è protetta per intero al disopra da uno sporgente attico secentesco, disegnato e decorato con ricco e buon gusto e sorretto da due mensoloni in forma di busto di donna che poggian su due rozzi ma forti mascheroni; l’attico, aggiunto lungo tempo dopo che la porta esisteva (nel 1603. secondo i documenti), taglia un’antica macugnaga - in chiesa. iscrizione che rimane tuttavia abbastanza leggibile ancora e che suona: «hoc.... vm op’ hv’ eccllie sct... detii || fct... ano doi cvr mcccccv di.t... rtii».

Così come sta, — non tutta comprensibile, perchè le parole originali sono state in più punti svisate da qualche ignorante, ch’ebbe a reincidere gli antichi caratteri corrosi dal tempo, — l’antica lapide narra, che quest’opera della chiesa di san Gaudenzio fu fatta (compiuta) in un giorno del marzo 1505. Ma quale opera deve intendersi (se pur la data non fu svisata ancor essa): quella della porta, o quella della facciata, o quella della chiesa intera? Certo tutta l’ornamentazione attorno alla porta e alla