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OSSOLA 25

al ponte (val formazza).(Fot. E. Lossetti). gl’interessi di quel comune alpino, colle sue memorie, coll’aspetto severo delle sue reliquie venerande», la chiesa vecchia di Macugnaga «è tal monumento per quei valligiani, che merita d’essere con ogni cura preservato dalle ingiurie dei torrenti, degli uomini e del tempo». Dolce, a chi l’ha veduta, ricordarla tra il verde dei prati silenziosi e la candida imminente corona delle nevi e dei ghiacci!

Nella località di Villa d’Ossola risalgono ancora ai secoli medioevali la vecchia chiesa di san Bartolomeo, fabbricata nel piano lungo la sponda sinistra dell’Ovesca, appena fuori del paese verso Domo, e i resti della chiesuola di san Maurizio nella frazione del Piaggio, presso la stazione ferroviaria. Nella prima attraggono ancora l’attenzione, non tanto la nuda facciata cogli ornati infantili della lunetta sovrapposta alla porticina d’ingresso, quanto i fianchi e la parte posteriore coll’abside semicircolare, conservanti le solite tipiche lesene e gli archetti pensili con le mensole segnate di rozzi disegni geometrici, non diversamente di quel che già vedemmo in tutte le più antiche chiese ossolane; solo che qui tutto l’insieme attesta una minor vetustà, tanto da poter ricondurre l’edifizio all’XI o XII secolo. Il campanile, conservato abbastanza bene, offre il leggiadro tipo caratteristico dei campanili romanici dell’Ossola (e non dell’Ossola soltanto), colle finestre monofore nei due piani inferiori, bifore nel