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OSSOLA 19

delle Alpi, codesti gruppi si stanziarono di qua dai passi facilmente superati, nelle alte valli quasi deserte, durante i secoli dal VI al XIII: ai penetrati dall’alta valle del Rodano pel passo del Gries appartenne la val Formazza, colle due comunità isolate, un po’ più a sud, di Salecchio e di Agáro; — ad altri, che, passato agevolmente il Sempione, furono arrestati dalla stretta di Gondo, appartenne l’alta val Divedro; — ad altri ancora, tratti dalla val di Saas per volontà di feudatari di qua dal varco nevoso del Monte Moro, toccarono i pascoli e le selve di Macugnaga. — ad altri ponte moderno e resti del ponte antico sulla diveria presso crevola.
(Fot. Bochi, Lugano).
finalmente, spinti da Naters nel secolo VI o poco più tardi fin nel piano della bassa Ossola quasi in vista del Lago Maggiore, fu residenza Ornavasso colla retrostante valletta del Boden.

Di tutte queste colonie, quella d’Ornavasso sola, più esposta nel piano all’assalto delle circostanti parlate lombarde, ha perduto ormai il nativo dialetto tedesco; le altre, più aperte verso la valle del Rodano che verso la nostra (come nell’alta val Divedro), o chiuse noi fondo di valli accessibili da ieri appena o ancora inaccessibili alle strade rotabili, hanno conservata quasi intatta la parlata d’oltralpe. Ma anche Ornavasso come diversa nell’aspetto del paese e in tutte le sue costruzioni meno recenti dagli altri borghi ossolani! Mentre Mergozzo, tre chilometri lontana, affolla le sue