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OSSOLA 13

Egisto Galloni. Ben altrimenti indelebili appaiono invece ancora oggi nell’Ossola i segni dell’impero di Roma, impressi in opere d’arte grandiose sopravvissute alle ingiurie dei secoli. Se appena si scorgono ancora le traccie d’una scritta incisa su d’una rupe presso il ponte dell’Orco in val Divedro, sorge intatta pur oggi la famosa iscrizione romana presso il ponte della masone. iscrizione, che, un chilometro e mezzo più su di Vogogna; in prossimità del ponte della Masone (dove la strada del Sempione oltrepassa la Toce), ricorda la via antica quivi fatta riattare da Settimio Severo nel 196 d. C. Risaliva questa vetusta precorritrice della grande strada napoleonica, dalla bassa Ossola lungo la Toce verso il Sempione; e qui, nel punto ove la valle lascia la direzione occidentale volgendo diritta a settentrione la vigile cura del governo di Roma aveva fatto scolpir nella roccia la scritta, che, a stento rinvenuta nel 1837 dopo faticose ricerche, nascosta quasi in-