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130 ITALIA ARTISTICA

proporzione d’affresco con interessanti figure, staccata all’interno della chiesa di san Francesco in Domo, rappresenta l’arte del Quattrocento; - un bel ritratto d’un Delfino di Francia e quello secentesco d’un papa (proveniente pur esso da san Francesco) stanno, insieme ad altre tele, a documento dell’arte dei secoli più tardi. Tutta questa collezione, non piccola nè spregevole, di dipinti antichi attende ancora chi la studi e ne chiarisca gli autori e il valore; non così dei moderni, occupan due sale intere, con troppe cose di scarso pregio mescolate, ahimè, alle poche buone.

Due ultime salette contengono l’una frammenti di sculture ossolane antiche, costume di valle anzasca. l’altra armi e vessilli di varie epoche e la già accennata vetrina coi fantocci vestiti dei variopinti costumi antichi delle valli ossolane; fra le armi, la più preziosa è la bellissima spada del secolo XV trovata nel castello di Crevola; fra le sculture antiche primeggia il bellissimo leggìo cinquecentesco (riprodotto da una nostra fotografia) proveniente dalla chiesa di san Giuseppe in Domo.

Così si chiude la serie delle preziose cose, che vigile cura e assiduo affetto della terra natia radunò in pochi anni in questa antica sede, alla quale è solo da augurare che le collezioni di storia naturale (già in passato assai meglio allogate altrove) siano ritolte al più presto di qui insieme colle altre meno rispondenti all’ambiente, affinchè più largo spazio e miglior disposizione vi trovino invece i rimanenti cimelii. Questo solo manca, a che la gentile cittadina ossolana possa vantarsi appieno di questo insigne museo, che, e per la squisita eleganza della dimora e per i ricordi d’arte e di storia che vi si raccolgono dall’Ossola tutta, è tale veramente quale molte città maggiori e più ricche di fama possono invidiare.