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126 ITALIA ARTISTICA

dalle solite vetrine ostruisce un elegante camino marmoreo (opera della fine del secolo XV), proveniente dal castello di Crevola fregiato delle armi Rhodes, Silva e Morone e del nome «Ioannes Ant. Silva». Più in là, dopo un’altra sala di storia naturale, un piccolo passaggio raccoglie numerosi frammenti di scultura, tra i quali sono particolarmente notevoli un tabernacolo secentesco proveniente dalla cappella del castello di Crevola, guasto ma ancora segnato delle armi Rhodes e Silva, un frontone di tomba ornato e scolpito con una figura e con l’arme Silva e datato del 1475, e due tombe romane provenienti dalla necropoli di Gurro in val Cannobina.

Da un’ultima sala di collezioni naturalistiche si può accedere al cortile, che, frammenti architettonici nel cortile di palazzo silva. vigilato dalla torretta, dall’alta loggia e dalle ornate finestre, chiuso fra le tacite mura antiche e la solinga via Paletta (dalla quale lo separa un bel cancello di ferro disegnato su modello antico), copre d’ombra e di musco i molti interessanti frammenti ivi deposti. Degni particolarmente di ricordo: la graziosa bifora marmorea proveniente dal castello di Crevola, infissa nel muro accanto alle grandi targhe dei Silva, dei Rhodes e d’altre famiglie ossolane, l’altro frammento quattrocentesco con figure inginocchiate, proveniente anch’esso dal castello dei Silva, le due Madonne del XIV e XV secolo, il bel mortaio marmoreo ornato di stemmi gentilizi, il grosso frammento di serpentino scolpito di rozze figure di re, di guerrieri combattenti, di cavalli e di cammelli, attribuito al secolo XIII. A quest’ultimo specialmente s’è volta l’attenzione degli studiosi, da un lato stimandosi ch’ei facesse parte d’un monumento a san Giovanni Nepomuceno esistente già a Piedimulera (presso il luogo ove il frammento fu trovato), dall’altro giudicandosi che il re giacente al quale appare