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122 ITALIA ARTISTICA

chiocciola costrutta nel vano della torre sporgente sul cortile, è messo in comunicazione coi piani superiori. Le porticine interne sulla scala e tra stanza e stanza son rifatte sul modello d’un’antica, trovata intatta coi vecchi serramenti. Così pure son conformi all’antico i soffitti delle sale, e in taluna conservansi ancora i vecchi grandi camini marmorei apposti alle pareti.

Tale, come una prudente opera di restauro la ripristinava, la dimora di Paolo della palazzo silva — lato occidentale (prima delle ultime modificazioni). Silva, monumento memorabile del fine gusto d’arte di quest’uomo che, tratto dalla sua valle nativa nel turbine di guerra che insanguinò l’Italia nei primi lustri del secolo XVI, trovò pur fra l’armi l’ozio felice pei diletti dell’arte; onde da lui ebbe l’Ossola la chiesa di Crevola e parte degli ornamenti di quella di Baceno e il coro della Madonna della Neve in Domo (oltre a ciò che scomparve colla distrutta chiesa di san Francesco), mentre a riposo della vita agitata egli si erigeva o rinnovava il castello di Crevola e la signorile delicata dimora di Domo.

Ora, poichè fortuna volle che questa dimora appunto durasse incolume e vincesse tutti i danni del tempo, a nessun uso più nobile essa poteva venir consacrata