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OSSOLA 117


In via Briona sorge ancora la vecchia torre dello stesso nome, congiunta alle case che erano della nobile famiglia Del Ponte; un basso voltone presso la torre, sormontato da un’iscrizione gotica poco leggibile, adduce ad un gran cortile interno dove la sala terrena d’un’osteria conserva ancora un bel camino della Rinascenza. Poco più in là la via s’allarga di nuovo, e alle vecchie case annerite della Domo antica succedon nuovamente le case e i palazzetti della lieta e industre Domo di oggi. vogogna — casa de’ borromei.(Fot. E. Ravasenga).

Ma assai maggiore ricchezza d’arte Domo possiede nel palazzo eretto per dimora sua e dei suoi da Paolo della Silva, condottiero di Francesco I di Francia, una tra le più belle e fra le meglio conservate dimore signorili che il Cinquecento abbia lasciato nella regione subalpina. Abbandonato dopo il perire della famiglia Silva e sempre più minacciato di guasto e di rovina irreparabile, fu salvo il palazzo, pochi lustri or sono, per l’intervento della benemerita istituzione ossolana che porta il nome del fondatore Giangiacomo Galletti; ad essa che l’acquistò per raccogliervi tutte le antiche memorie delle valli ossolane, e all’opera illuminata e generosa di Vittorio