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OSSOLA 115

di tramontana, che permette l’adito ai piani superiori, e soprattutto le sentenziose lapidi antiche (tre solo son moderne) apposte nella chiave degli archi od altrove. Curiose lapidi, scolpite d’iscrizioni piene di senno e di saviezza politica e civile: l’una, che registra, ad ammonimento dei cittadini, tutte le nequizie dell’anima femminile, resti della torre e della loggia della giustizia alla torre presso baceno.
(Fot. O. Leoni).
suona: «Femina corpus, opes, animam, vim, lumina, voces | Polit et nichilat, necat, eripit, orbat, acerbat»: altre, più brevi e meno acerbe suonano: «Verecundiam time» .... «Qui autem festinat ditari non erit innocens» .... «Vidi solertem legalem in conspectu regum et non in medio populi» ... e cosi via. Tali le iscrizioni antiche; delle moderne non giova parlare, nè delle brutture colle quali si è creduto di ornare la meschinissima porta d’ingresso la palazzo nel lato di tramontana: perchè fregiare di tali miserie la nuda grandezza antica?