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104 ITALIA ARTISTICA

Rhodes; il resto son patti, maschere, frutta e scene varie goffamente dipinte e ancora fresche di colore, Lucrezia che si trafigge, Orfeo che suona il violino, e un buffo Atteone spruzzato d’acqua da tre ninfe ignude, e un più buffo Paride fra le tre Dee. Resti di dimora signorile certamente anche questi, come attesta il «Jo: Mar: 1551» (Marini?) inscritto disopra alla porta. E ancora in basso sul muro d’una delle contigue casupole è traccia di una Madonna di buona fattura del tardo Quattrocento o del Cinquecento (con un’iscrizione appena decifrabile), e ruderi del castello di matarella.(Fot. O. Leoni). due passi più in là sotto un portico è un altro affresco sacro assai malandato.

Ben altra dall’ornata povertà del Bovarengo doveva esser la ricchezza della dimora dei Silva in Crevola; ma se dell’esterno, della dimora ancor si rivela qualche cosa ai nostri occhi nulla rimane ormai più dell’ornamento interno, che, a giudicare dagli altri segni di lor gentilezza lasciati dai Silva nell’Ossola, doveva essere degno veramente di principesca famiglia. Ben ampia doveva esser la dimora, poichè essa forma oggi ancora, sminuzzata in tante abitazioni di privati, la parte maggiore dell’abitato di Crevola; molta parte dei muri nascondon la costruzione antica sotto