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dimostrazione di qualche teorema, o per la risoluzione di un problema.
Io non posso tollerare in Euclide il cominciare la geometria, dopo una noiosa filastrocca di postulati e definizioni, con tre problemi.
I problemi non sono che applicazioni dei teoremi, ossia, i teoremi formano la teoria della scienza, ed i problemi ne costituiscono la parte pratica: dunque questa debb’essere da quella preceduta. E poi vediamo quali siano questi problemi.
Il 1.° è:
Sovra una data retta finita 1, costruire un triangolo equilatero.
Appena ti ha dato, benigno lettore, l’idea del triangolo, ti fa passare alla costruzione dell’equilatero. Se poi ti piacesse ridere, leggi la risoluzione; e poscia ti apparirà un piccolo triangolo equilatero chiuso nello spazio di due buoni circoli che si tagliano.
Il 2.° è:
Da un punto dato tirare una linea retta uguale ad un’altra retta data.
Bagattelle di poco! per risolvere questo problema Euclide ebbe d’uopo di costruire due circoli, e tracciare quattro rette: leggi, benigno lettore, e impara.
Io invece questo problema lo risolvo come segue:
- ↑ Data retta finita! se è data, è anche finita.