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zione abbia seguito immediatamente la prima; finito il tempo della regolare magistratura un senatusconsulto l’avrà prorogata autorizzando il monetario di continuare e condurre a termine l’emissione che aveva cominciata. Questa emissione si è fatta prima del 663, perchè l’asse che corrisponde ai denari appartenendo al piede onciale precede la legge Papiria, colla quale circa all’anno indicato s’introdusse il piede semionciale15. I tesori più antichi che abbiano contenuto esemplari del denaro descritto in primo luogo sono quelli di Fiesole e di Cingoli nascosti poco tempo dopo che quella legge è entrata in vigore. Denari dell’altra categoria sono poco comuni né si sono riscontrati che in tesori posteriori.

Il figlio di questo P. Marcellinus si chiamò cn. Cornelius Lentulus Marcellinus e fu console nel 698. È quello che fece i denari n. 259, avendo però già fatto altri. Bisogna questa volta distinguere tre amministrazioni diverse, cn. Lentulus cominciò coll’essere monetario regolare coniando i bigati n. 229, che non serve illustrare più precisamente, perché non vi è raffigurata Roma ma Vittoria. Poi egli coniò due altre volte in modo straordinario EX. S. C, cioè una volta come Questore, l’altra attribuendosi il titolo di curator denariis flandis. Come si vede il nome diventa più breve ma il titolo più lungo:

Sul n. 229 si chiama CN. LENTVL.
" 259 a " CN. LEN Q.
" 259 b " LENT. CVR X FL.

La prima amministrazione pare che cade nel 671 o 672, la questura si può mettere dietro l’opinione del Mommsen circa al 680 e la terza emissione sembra non stata essere altra se non continuazione della seconda, come l’abbiamo in modo analogo supposto pure per il padre, poiché non si vedono cambiati i tipi ma soltanto le parole.