ITERUM e due trofei disegnati in profilo stanno ai lati d’un praefericulum e di un lituus. In questo modo il denaro che è il secondo nella serie, di cui ora parliamo, ha un numero di trofei, che corrisponde tanto a quello del posto che occupa in quella serie, quanto al numero delle acclamazioni imperatorie di Sulla. In stretto rapporto con questo denaro sta poi quello di n. 275 Cornelia battuto dal figlio di Sulla in onore del suo genero Pompeio con tre trofei riferibili alle tre acclamazioni che ebbe Pompeio. Su tutti e due i denari i trofei sono semplici, senza armi straniere. Ma non sempre corrisponde il numero dei trofei a quello delle acclamazioni ottenute. Il denaro di Paulus Lepidus n. 280 Aemilia offre un solo trofeo, ai lati del quale sono raffigurati il celebre L. Aemilius Paullus ed il suo prigioniero Filippo re di Macedonia coi due figli; ma per l’iscrizione tanto gloriosa quanto concisa PAVLLVS TER scritta precisamente sotto e sopra il trofeo, s’intende che il monetario ha voluto festeggiare non solo la vittoria di Pidna, ma pure le altre riportate nella Spagna e nella Liguria. Al contrario il monetario Caldus n. 286 Coelia ha illustrato la gloria del suo parente C. Caldus, il quale non ha avuto che una sola acclamazione, con due trofei, gli scudi dei quali essendo di forma diversa pare accennino a due piccoli successi ottenuti da lui. Forse anteriore al denaro di Caldus è quello di C. Memmius n. 296, dove il titolo C. MEMMIVS IMPERATOR si trova scritto ai due lati d’un alto trofeo con armi stranieri, e con un prigioniere in ginocchio. Neppure al Borghesi è riuscito di determinare il fatto d’ arme, al quale la rappresentanza si riferisce. Enimmatico resta anche, almeno al parer mio, il tipo del denaro n. 302 Sulpicia, con un grande trofeo composto da diverse parti d’una nave e con due uomini differentemente vestiti ai lati. Quanto ai denari più recenti si potrebbe dunque dire, che i trofei dei generali più grandi Sulla, Pompeius, Paullus non sono distinti per armi stra-