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L’Avvisatore elettrico Vincenzi.


Questa invenzione avrà, a mente nostra, larga applicazione sulle ferrovie, perchè offre una tutela, da tempo invocata, pe’ passeggeri, e si connette con una delle precipue condizioni di un buon sistema locomotivo, la sicurezza. E quando venga, come crediamo, attuata, essa avrà somma influenza anche sull’amministrazione ferroviaria, rendendola più semplice e meno dispendiosa.

Chi scrive assistette a due esperimenti dell’Avvisatore Vincenzi che ebbero luogo sulla ferrovia da Siena ad Asciano, e ricevette dall’autore gran copia d’informazioni; sicchè egli può favellarne ai lettori del Politecnico con la coscienza d’uomo che ha veduto e toccato quello di cui ragiona.

Giovi riassumere i compiuti esperimenti. Una machina elettro-magnetica era collocata alla stazione di Siena in corrispondenza con altra machina apprestata nella stazione di Asciano. Entrambe le machine sono fornite di una soneria e di un relais, giacchè pei bisogni della locomozione meglio torna trasmettere i segnali all’udito che non per traccia. Due fili pongono in communicazione le machine, e chiamasi l’uno filo-linea e l’altro filo-terra. Il filo-linea non deve confondersi coi fili del telegrafo governativo, ed è disposto in guisa che ad ogni chilometro trovasi in communicazione con potenti sbarre di ferro, isolate ed a superficie curva, progressivamente numerizzate a partire dalla staziona di Siena, la machina a vapore del treno che sta per partire viene altresì proveduta di una machina elettrica eguale a quella delle due stazioni, con un apparecchio di quindici pile alla Daniel, con soneria e relais; il filo-terra chiude il circuito per così dire interno del convoglio, ed il filo-linea collegasi a sistema di sei molle poste all’esterno, le quali, mentre il treno è in viaggio, sfregano contro le sbarre numerizzate.

Allorchè il treno sta per mettersi in moto, dalla stazione di partenza si spicca avviso alla stazione d’arrivo, onde verificare se il filo è continuo. Del pari il convoglio verifica se si trova in buona condizione la propria soneria.

La corrente positiva stabilita sulla linea è la fedele messaggiera del