Pagina:L'Argonautica di C. Valerio Flacco volgarizzata dal marchese Marc'Antonio Pindemonte, Verona, 1776.djvu/50

O di Palla guerriera, e di Giunone
Su l’aita affidato i fier comandi
Per l'acque errando ad eſeguir fia pronto?
E da se vinto il mar, rapito il vello
Proverà se per lui d’opra si grande
Sparger si possa al mondo eterna fama?
Gloria, tu sola a lui la mente, e l’alma
Accendi; egli te mira in verde eterna
Florida età, senza temer gli oltraggi
D’egra vecchiezza, ora del Fasi in riva,
Che i giovim forti a l'alta impresa inviti.
Religione al fine a lui confuso
E ancor incerto i dubbi toglie. Al cielo
Ergendo le pie mani, onnipotente
Regina, ei dice, cui quando fremea
Torbido Giove, e impetuosa pioggia
Versava al suol da i pregni nembi, io steso
Per l'Enipèo spumoso a i campi asciutti
In sicuro