Pagina:L'Anticristo.djvu/43


— 44 —

in cui la «nausea» li lascia (e lascia anche noi!) si volgono riconoscenti per lo spettacolo che loro offre il cristiano: la piccola stella, miserabilmente piccola, chiamata Terra, merita, talvolta, solo a causa di questo strano fenomeno, un divino interessamento, una divina occhiata... Ma non disistimiamo il cristiano; il cristiano falso «ruba l’innocenza», sorpassa di molto la scimmia; per quel che riguarda il cristiano, la nota teoria di discendenza diventa una pura amabilità...


XL.


La sorte del Vangelo fu decisa nel punto della morte: era sospesa alla «croce»... Soltanto la morte, quella morte inattesa e vergognosa, la croce che generalmente era riservata, alla «canaille»; questo spaventoso paradosso fu che condusse da solo i discepoli davanti al vero problema: «Chi era costui? Che significava ciò»? Si comprende troppo bene il senso di costernazione e di offesa fin nel profondo dell’essere; il sospetto che una simile morte potesse essere la «refutazione» della causa di lui; il terribile punto interrogativo: «perchè accadde questo?» In esso tutto «doveva» esser necessario, doveva avere un senso, una ragione, un motivo superiore: l’amore di un discepolo non conosce il caso. Solo allora si spalancò l’abisso. «Chi è stato che l’ha ucciso?» «Chi era il suo nemico naturale?» Questa domanda balenò come un fulmine. Risposta: il giudaismo «imperante», la classe dirigente di esso. Da allora si trovarono in ribellione contro l’ordine, ed inoltre si ebbe Gesù come un «ribelle contro l’ordine costituito». Fino a allora questa linea combattiva e negativa era mancata alla sua immagine: di più ancora, essa era la negazione di esso medesimo. E’ evidente che la piccola comunità «non» aveva compreso l’essenziale, l’esempio dato con questa morte, la libertà, la superiorità «su» ogni idea di «ressentiment»: questo prova quanto poco lo comprendeva! Con la sua morte Gesù non poteva voler altro, in sè, che dar pubblicamente la «prova» più ferma, la dimostrazione della sua dottrina... Ma i suoi discepoli eran ben lungi dal «perdonare» questa morte, ciò che sarebbe stato evangelico al massimo grado, o ad «offrirsi» ad una morte simile, con dolce ed amabile pacatezza d’anima... Il sentimento meno evan-